domenica 22 gennaio 2012

Ellis Island




Ellis Island è un isolotto alla foce del fiume Hudson, nella baia di New York. Fino al 1954 è stata la porta d'ingresso agli Stati Uniti per milioni di immigrati provenienti dall'Europa. Oggi è sede del Museo dell'Immigrazione.
Dopo giorni, settimane di navigazione, chi partiva da un porto dell'Europa, prima di arrivare a mettere piede a New York veniva sbarcato in questo enorme centro di smistamento. Naturalmente, questa prassi riguardava solo i passeggeri di terza classe, perché quelli di prima proseguivano comodamente il loro viaggio fino a Manhattan senza troppi fastidi.
Sbarcati ad Ellis Island, gli aspiranti cittadini statunitensi venivano sottoposti a visite mediche e gli idonei passavano nella grande ed affollatissima Sala dei Registri per essere identificati. Chi superava tutti i controlli, era accompagnato al molo del traghetto per il porto di New York.
Chi non passava i controlli sanitari veniva marchiato col gesso e sottoposto ad ulteriori esami medici e se non risultava idoneo era reimbarcato sul piroscafo che lo aveva portato negli Stati Uniti e rispedito a casa.
Circa dodici milioni di immigrati sono passati per Ellis Island da fine ottocento fino al 1954, tanto che la piccola isola venne via via ampliata con ulteriori isolotti artificiali per ospitare l'enorme ospedale e i dormitori. Dopo la Prima Guerra Mondiale e, soprattutto, durante gli anni della Grande Depressione, gli Stati Uniti introdussero regole più rigide per limitare l'afflusso di immigrati, fino ad adottare il sistema delle quote d'ingresso in base alla nazionalità, un po' come oggi da noi.
Dal 1954 e fino agli anni '80 Ellis Island venne abbandonata e le strutture lasciate andare in malora. Nel 1984 si iniziò l'opera di recupero, con un esborso di oltre 100 milioni di dollari. Il Museo è aperto dal 1990.
L'impressione che si riceve visitando le sale del museo è di grande commozione. Nella prima sala sono ammassati bauli, ceste, valige ed altri modesti bagagli che gli immigrati portavano con sé nel viaggio. Grandi fotografie dell'epoca testimoniano le condizioni di miseria dei viaggiatori di terza classe che sbarcavano ad Ellis Island. Non lontano si vede la Statua della Libertà; appena più in là lo sky line di Manhattan.
Tante le storie di famiglie che arrivavano qui da ogni parte d'Europa: Polonia, Ungheria, Francia, Germania e, naturalmente, Italia. Un viaggio da queste parti farebbe bene ai tanti razzisti di casa nostra, che avranno senz'altro un lontano parente passato di qua.

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