sabato 15 ottobre 2011

La Religiosità di Ermanno

Aveva giurato che avrebbe smesso, ma per fortuna c'ha ripensato.

Ermanno Olmi è uscito col suo ultimo film, "Il Villaggio di Cartone", presentato fuori concorso all'ultima Mostra del Cinema di Venezia. In questa prima parte di stagione cinematografica, è il terzo film sul tema dell'immigrazione, clandestina e non, che vedo; di sicuro è il più riuscito. Se Crialese e Patierno, coi loro "Terraferma" e "Cose dell'altro mondo", si sono fermati ad una riflessione tutto sommato superficiale, Olmi affronta l'argomento con la lucidità dell'intelletuale vero.

In una chiesetta dismessa, da cui un'impresa di traslochi ha portato via anche il Cristo crocefisso, trovano riparo un gruppo di immigrati clandestini in fuga dalla Legge, che li criminalizza solamente per il loro status personale. Difesi dal prete, che ritrova, in quest'umanità disperata, le ragioni stesse della sua Missione, riusciranno a scappare, pagandosi un viaggio verso la Francia.

Il discorso di Olmi è totalmente cristiano: la figura di Cristo è facilmente intuibile in uno dei protagonisti; la nascita di un bambino, nel gruppo degli immigrati, viene salutata dal parroco come una nuova Natività e la Pietà cristiana, contrapposta all'egoismo del Sacrestano che invita il prete a cacciare dalla Chiesa quella gente, perchè "non è come noi", viene declinata dal regista per quella che dovrebbe essere: accogliere il prossimo senza porgli troppe condizioni (rispettare le nostre leggi, scimmiottare il nostro orribile modo di vivere, impedirgli di pregare come vuole lui).

"La chiesa dovrebbe essere come una casa, che fa entrare tutti senza fare domande. Se non cominciamo ad aprire la casa agli altri, inclusa la casa dell’animo, come possiamo pensare di intenderci con il resto degli uomini?", si chiedeva Ermanno Olmi alla presentazione del suo film.

Già. Forse ci abbiamo rinunciato da un pezzo.



Il villaggio di cartone
Un film di Ermanno Olmi. Con Michael Lonsdale, Rutger Hauer, Alessandro Haber, Massimo De Francovich, El Hadji Ibrahima Faye. Durata 87 min. - Italia 2011

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